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MB VET NEWS
domenica 18 dicembre 2011
mercoledì 14 dicembre 2011
EMOGRAMMA - PIASTRINE (PLT)
MISURAZIONI STRUMENTALI
Il numero totale delle Piastrine è influenzato da alcune variabili, le principali sono legate alle modalità di prelievo e spesso sfuggono al controllo del prelevatore.
Appena si punge la “vittima” iniziano i processi di coagulazione che portano anche all’eccitazione delle piastrine, quindi quasi immediatamente cominciano ad aggregarsi alterando la conta.
Più tempo passa dal prelievo al contatto con l’anticoagulante più si creano micro coaguli e se non si mescola immediatamente ed al meglio l’aggregazione è cosa fatta.
Inoltre l’uso dell’anticoagulante può influenzare la conta: il Litio eparina facilita l’aggregazione, l’EDTA causa meno problemi.
Alla luce di quanto sopra la valutazione della quantità di piastrine presenti nel sangue circolante DEVE sempre e comunque essere riservata alla lettura del vetrino.
In generale si può dire però che al massimo la conta effettuata dagli strumenti sottostima il conteggio globale, ma non può mai sovrastimarla.
Come per le emazie anche qui abbiamo altre valutazioni che gli strumenti effettuano oltre al conteggio totale e sono tutte misurazioni che si rifanno a quelle dei Globuli Rossi.
MPV (Mean Platelets Volume): corrisponde all’MCV delle emazie, in generale più sono grandi le piastrine più queste sono “giovani”, cioè di recente produzione.
Possiamo fare una considerazione a margine: più le piastrine sono grandi, meno ne servono per svolgere la loro funzione, perciò la valutazione a vetrino deve tenere conto anche di questo.
PCT è ne più ne meno che il corrispondente dell’HCT delle emazie.
PDW (Platelets Distribution Width): è il corrispondente dell’RDW dei Globuli Rossi, ma è sicuramente meno attendibile perché largamente influenzato dal contatto con l’anticoagulante.
Non esiste un metodo preferenziale per arrivare a poter valutare al microscopio le piastrine: lo striscio a fresco spesso comporta la presenza di micro coaguli che vengono “traslati” sino alla coda dello striscio e spesso con sé trascinano WBC che vengono intrappolati.
Quello effettuato con anticoagulante comporta i problemi visti sopra.
Il tutto sta nell’esperienza di chi il vetrino lo legge …..
ALTERAZIONI
Abbiamo alterazioni quantitative e qualitative.
Fra le prime annoveriamo le trombocitopenie e le trombocitosi, nelle secondo le trombocitopatie.
TROMBOCITOPENIE
Da aumentata distruzione:
Da diminuita produzione
Da sequestro
Da perdita
Le possibili cause sono innumerevoli (risparmio un elenco interminabile), ma in ogni caso i sintomi non si manifestano al di sopra delle 40.000 piastrine e non si ha diatesi emorragica con alterazioni funzionali al di sopra delle 20.000.
TROMBOCITOSI
Anche qui le cause sono innumerevoli.
Spesso è un reperto casuale di laboratorio e si risolve solo risolvendo la causa primaria.
E’ frequente nei gatti anemici con FeLV.
TROMBOCITOPATIE
Si accompagnano spesso alle trombocitopenie con le quali condividono perciò le cause, ma in più hanno spesso origine ereditaria, ad esempio: morbo di von Willebrand, Chegiak-Higashi e sindrome della piastrina grigia.
By M. Bassanini
By M. Bassanini
EMOGRAMMA - GLOBULI BIANCHI (WBC)
LEUCOGRAMMA
Qualsiasi aumento
(leucocitosi) o diminuzione (leucopenia) nel conteggio dei WBC ha significato
così come lo spostamento dalla normalità di anche solo uno dei componenti;
anche l'assenza di alterazioni ha significato nel contesto di una malattia
conclamata. Ha significato anche la presenza di cellule non presenti
normalmente.
LEUCOPENIA
Può essere dovuta a:
Infezioni virali: le
cellule midollari sono fra le preferite dai virus per replicarsi. Si manifesta
dopo 3-8 giorni dall’avvenuta infezione.
Infezioni batteriche per
accumulo nella zona di infezione o lisi dei WBC. Possiamo distinguere tre fasi:
nella prima che dura 6-24 ore si ha leucopenia, nella seconda che arriva sino
alla settantaduesima ora si ha marcata neutropenia, nella terza (dopo la
settantaduesima ora) si può invece arrivare ad avere neutrofilia.
Nelle fasi finali di una
infezione molto grave si può arrivare ad avere leucopenia per esaurimento del
midollo osseo.
LEUCOCITOSI
Può essere dovuta a:
Cause fisiologiche
Sforzo
fisico violento (neutrofilia) o prolungato (linfocitosi)
Attacchi
convulsivi (neutrofilia)
Eccitazione,
paura, apprensione e dolore
Dopo
3-4 ore dal pasto nel cane
Gravidanza
nel cane (non nel gatto)
Cause patologiche
Infezioni
localizzate o generalizzate ed intossicazioni
Necrosi
tissutali
Emorragie
/ Emolisi
Neoplasie
Corticosteroidi
esogeni ed endogeni
G. NEUTROFILI indice di Arneth
Si fonda sul numero di lobi che i
Granulociti Neutrofili presentano alla visione microscopica: per convenzione si
intende come deviazione a sinistra dell’indice di Arneth la presenza di cellule
con basso (o assente) numero di lobi ed è espressione di presenza di forme
cellulari giovani.
Abbiamo:
Deviazione
a sinistra rigenerativa e può essere leggera, moderata o marcata a seconda delle
forme immature che si riscontrano. Nel cane si instaura in tempi brevi. Un
conteggio elevato o normale con predominanza di forme immature esprime spesso
una prognosi infausta, un conteggio basso con forme solo mature è anche qui
spesso sintomo di prognosi infausta.
Deviazione
a sinistra degenerativa si ha con conteggio basso, normale o leggermente
elevato ed aumento di forme immature, esprime le difficoltà del midollo osseo a
mantenere corretto il numero delle forme mature. Spesso si accompagna a cellule
che presentano vario grado di tossicità, in questo caso possiamo pensare ad una
setticemia o per lo meno ad una sepsi grave.
Deviazione
a destra può essere legata a sangue “vecchio” o alla somministrazione di
corticosteroidi.
Reazione
leucemoidi con alto numero di neutrofili, talvolta anche di linfociti ed
eosinofili e presenza di cellule immature (piometra, peritonite, pancreatite e
prostatite canina)
Reazione
leucoeritroblastica con contemporanea presenza di NRBC e deviazione a sinistra
dell’indice di Arneth con una gamma piuttosto ampia di possibilità che vanno
dalla neoplasia ematica all’anemia emolitica immunomediata, dall’endotossiemia
alla setticemia.
EMORRAGIE ACUTE
Assolutamente nessuna pretesa di
esaurire in poche righe un argomento tanto vasto da occupare libri interi, ma
solo il desiderio di fornire al veterinario una piccola guida che gli permetta
di affrontare l’emergenza e di fornire al proprietario indicazioni utili sullo
sviluppo e l’esito della patologia.
ALLA BASE DI QUANTO
SOTTO DEVE SEMPRE E COMUNQUE ESSERCI UNA BUONA VISITA CLINICA CHE EVIDENZI
CORRETTAMENTE PALLORE DELLE MUCOSE, TEMPO DI RIEMPIMENTO CAPILLARE, ECC.
Prime 2-3 ore dall’evento
traumatico:
non si riscontrano alterazioni
nell’emogramma, quello che varia è solo il volume circolante, non la
composizione del medesimo. Siamo perciò di fronte ad un sangue normocitico e
normocromico. Niente di più e niente di meno. La contrazione splenica si incarica
di mantenere uno stato di equilibrio.
Allora perché eseguire un emocromo?
Semplice: è il primo fotogramma del
filmato che dobbiamo avere.
Dalla seconda/terza ora alla
dodicesima ora circa l’organismo rimpiazza il volume liquido andato perso e di
conseguenza abbiamo anche una significativa diminuzione delle Proteine Totali
circolanti per emodiluizione (anche la fluidoterapia ottiene lo stesso
risultato)
Dalla dodicesima alla
settantaduesima ora circa troviamo la reazione del midollo osseo con presenza in
circolo di Eritroblasti e Reticolociti.
Dal quarto giorno in poi l’organismo
lavora per ripristinare l’Ematocrito ai livelli di partenza (il massimo si ha
in quinta/sesta giornata), il processo dura da una a tre settimane.
Se le perdite ematiche sono intracavitarie
i 2/3 del sangue perso viene riassorbito per via linfatica entro le prime 24
ore, il rimanente entro 2-3 giorni.
Se le perdite sono intratissutali il
sangue stravasato viene scisso ed i pigmenti biliari che si formano causano
ittero che può erroneamente far pensare ad un processo emolitico.
MORFOLOGIA DEI GLOBULI ROSSI
Chi “legge” una citologia ematica ha il dovere di segnalare le eventuali anomalie che può riscontrare e spesso chi legge il referto si trova di fronte ad una bella serie di termini ai quali non riesce a dare un corretto significato.
Di seguito una piccola guida che
credo possa essere particolarmente utile, con il termine trovate le cause più
comuni.
Ricordiamo che in ogni caso per
avere una buona lettura bisogna avere a disposizione un bel vetrino ……..
ACANTOCITI
Artefatti
Epatopatie
diffuse
Shunt
porto sistemico
Diete
con alto contenuto di Colesterolo
Gravi
insufficienze epatiche
Emangiosarcoma
splenico
Emangioma
splenico
ANISOCITOSI
anemie
molto spesso rigenerative
CHERATOCITI
Anemie
da carenza di ferro
Epatopatie
CID
(Coagulazione Intravasale Disseminata)
CODOCITI
Artefatti
Ipoplasia
midollare da uremia
Intensa
eritropoiesi se uniti a policromasia
Ipoplasia
midollare da malattie epatiche
Ipoplasia
midollare da carenza di ferro
CORPI DI HOWELL-JOLLY
Normali sino all’1% nel gatto.
Scarsa
funzionalità splenica o rimozione splenica
Rigenerazione
per perdite ematiche
Rigenerazione
per distruzione RBC
Anemie
rigenerative
DACRIOCITI
Disordini
mieloproliferativi
Ipersplenismo
del cane
ECHINOCITI
Artefatti
normali nel sangue conservato
Linfomi
canini
Glomerulonefrite
Tossicosi
cronica da Doxorubicina
ECCENTROCITI
Anemia
emolitica da acetilfenilidrazina
Tossicosi
da cipolle
ELLISSOCITI
Disordini
midollari
Epatopatie
Intossicazione
da farmaci antineoplastici
NRBC
Occasionali,
specie nel gatto
Anemie
rigenerative
Anemie
non rigenerative per diseritropoiesi
Neoplasie
emopoietiche
Trattamenti
con Vincristina
IMPILAMENTO
Va distinto dall’agglutinazione
(compito del Laboratorio!)
Iperfibrinogenemia
Iperglobulinemia
IPOCROMASIA
Interferenze
metaboliche
Interferenze
tossiche
Carenza
di Rame e/o Ferro e/o Vit.B6 e/o Vit.B12
LEPTOCITA
Epatopatie
Carenze
di Ferro
MACROCITI
Reperto normale nei Barboncini
Disordini
mieloproliferativi
Carenze
di Vit.B12 e/o Acido Folico
MICROCITI
Reperto normale negli Akita Inu
Anemie
da carenza di ferro (con Ipocromasia)
Anemie
croniche (policromatofili con una mitosi in più)
Shunt
porto sistemico
POICHILOCITI
Anemie
emolitiche
Uremie
Neoplasie
vascolari
Carenze
di Ferro
SCHISTOCITI
Invecchiamento
cellulare
Anemia
emolitica microangiopatica
CID
(Coagulazione Intravasale Disseminata)
Emangiosarcoma
Glomerulonefrite
Mielofibrosi
Ipersplenismo
canino
Neoplasie
Tossicosi
da Doxorubicina
SFEROCITI
Anemie
emolitiche autoimmuni
Anemie
emolitiche immunomediate
Anemie
emolitiche neonatali
Ipersplenismo
canino
STOMATOCITI
Anemia
emolitica ereditaria dell’Alaskan Malamute
Anemia
cronica in genere
A COSTO DI ESSERE PEDANTE SOTTOLINEO
ANCORA UNA VOLTA CHE PER AVERE UNA BUONA LETTURA DI UN VETRINO BISOGNA AVERE IN
MANO UN BUON VETRINO. MAI
TEMPO SARA’ SPESO MEGLIO DI QUELLO IMPIEGATO AD ESERCITARSI
SINO A QUANDO L’ESITO NON RISULTA ESSERE OTTIMALE.
RIGENERAZIONE DEI GLOBULI ROSSI
RIGENERAZIONE criteri ed indici
La morfologia ematica ci consente di
poter giudicare se esiste rigenerazione di Globuli Rossi post emorragica.
Più sono marcate certe
caratteristiche più la generazione è attiva: le principali caratteristiche che
devono essere considerate sono:
Anisocitosi
(presenza di Sferociti)
Policromasia
Reticolocitosi
Globuli rossi nucleati (NRBC =
Nucleated Red Blood Cells)
Di queste caratteristiche
morfologiche l’unica che richiede una colorazione diversa e che perciò viene
valutata a parte è la
Reticolocitosi; particolare cura va posta nel gatto dove la
maturazione dei Globuli Rossi è particolarmente lenta e troviamo due tipi di
Reticolociti, aggregati e puntati.
CANE
Rigenerazione espressa come valore
assoluto
Assente = < 60.000
Leggera = 60—150.000
Moderata = 150—300.000
Marcata = > 300.000
Rigenerazione espressa come
percentuale
Assente = < 1
Leggera = 1-5
Moderata = 5-20
Marcata = > 21
GATTO
Rigenerazione espressa come valore
assoluto
Assente aggregati = < 15.000 Assente puntati = < 200.000
Leggera aggregati = 15—50.000 Leggera puntati = 200-500.000
Moderata aggregati =
150—300.000 Moderata puntati =
500-1.500.000
Marcata = > 300.000 Marcata puntati = > 1.500.000
Rigenerazione espressa come
percentuale
Assente aggregati = < 0,5
Assente puntati = 1-10
Leggera aggregati = 0,5-2 Leggera puntati = 10-20
Moderata aggregati = 2-5 Moderata puntati = 20-50
Marcata aggregati = > 5 Marcata puntati = > 50
La rigenerazione può anche essere
espressa come CPR (Corrected Percentage Reticulocyte) o come RPI (Reticulocyte
Production Index), in pratica non aggiungono nulla di più di ciò che ci dice il
valore assoluto o in percentuale e sono raramente usati
EMOGRAMMA - GLOBULI ROSSI (RBC)
EMATOCRITO (HCT / PVC)
Perché mai partire da qui per il
nostro viaggio?
Per tanti motivi:
A.: Si può determinare anche senza
costosi macchinari, basta una centrifuga dedicata a questo scopo.
B.: Ha un tasso possibile di errore
di circa l’1%, mentre la conta degli RBC ha un errore possibile del 2-3% e
l’emoglobina del 5%
C.: Con opportuni semplicissimi
calcoli ci permette di avere un’idea del numero degli RBC e dell’emoglobina;
attenzione, un’idea, non un valore certo!
RBC
cane = HCT / 6
RBC gatto = HCT / 5
HGB cane e gatto = HCT / 3
EMATOCRITO aumento
Può essere patologico o per artefatti
Patologico
Disidratazione
Shock
Ipertiroidismo
Eritrocitosi
Somministrazione
di anabolizzanti
Per artefatti
Paura /
eccitazione
Attività
muscolare intensa
Altitudine
Contatto
prolungato con EDTA
EMATOCRITO diminuzione
Anche qui può essere patologica o per artefatti
Patologica
Anemia
Per artefatti
Gravidanza
a termine
Uso di
sedativi / anestetici
Emolisi ed
eccesso di EDTA
Coaguli
EMATOCRITO e anemia
Per comodità si considerano a
seconda dell’ematocrito trovato vari gradi di anemia:
CANE
Leggera
per valori da 37 a
30
Moderata
per valori da 29 a
20
Grave
per valori da 19 a
13
Gravissima
per valori minori di 13
GATTO
Leggera
per valori da 26 a
20
Moderata
per valori da 19 a
15
Grave
per valori da 14 a
10
Gravissima
per valori minori di 10
Al fine di poter valutare
correttamente i valori numerici appena indicati è però necessario considerare
che un soggetto disidratato avrà sicuramente un ematocrito più alto rispetto ad
un soggetto in fluido terapia a parità di valore reale dell’HCT.
Bisogna poi ancora considerare che
anche la contrazione splenica altera l’Ematocrito.
Per districarsi fra queste varianti
è utile ricorrere ad un valore biochimico che viene a fare da punto di
riferimento: le Proteine Totali seriche.
Infatti queste ultime sono in valore
assoluto indipendenti rispetto all’aumento o alla diminuzione degli RBC, ma
aumentano in caso di disidratazione, diminuiscono il caso di emodiluizione e
restano invariate per contrazione splenica.
EMOGLOBINA (HGB)
Ha parecchi aspetti che bisogna
conoscere e che sono quelli che la rendono meno affidabile rispetto
all’Ematocrito, ma non per questo meno utile.
Nel sangue non troviamo solo
l’Emoglobina in quanto tale, ma troviamo anche:
Metaemoglobina:
in quantità percentuale dell’1% circa, non trasporta Ossigeno o Anidride
Carbonica e si rinviene come Corpi di Heinz (corpi rifrangenti eritrocitari)
soprattutto nel gatto.
Carbossiemoglobina
dove il gruppo Eme è legato all’Anidride Carbonica (per la quale ha una
affinità 210 volte superiore rispetto all’Ossigeno) e non è perciò in grado di
trasportare Ossigeno.
Solfoemoglobina
dove esiste un legame con il Solfuro di Idrogeno che non impedisce però il
legame con l’Anidride Carbonica. Non è eliminabile se non con la morte della
cellula.
Emoglobina
glicosilata (circa il 4-8% dell’emoglobina totale) dove l’emoglobina è
indissolubilmente legata con il Glucosio. Dal punto di vista pratico in questo
caso ciò che conta è che questo Glucosio permane per tutta la durata
dell’emivita del Globulo rosso (circa 4 mesi) e che perciò ci indica
chiaramente l’andamento della Glicemia negli ultimi 4 mesi; in caso di Diabete
l’Emoglobina glicosilata sale al 10-18%.
EMOGLOBINA aumento
Può essere patologico o per artefatti
Patologico
Disidratazione
Shock
Policitemia
Per artefatti
Paura /
eccitazione
Attività
muscolare intensa
Lipemia
Corpi di
Heinz
EMOGLOBINA diminuzione
Anche qui può essere patologica o per artefatti
Patologica
Anemia
Per artefatti
Gravidanza
a termine
Uso di
sedativi / anestetici
Emolisi ed
eccesso di EDTA
Coaguli
GLOBULI ROSSI (RBC)
Come abbiamo visto l’Ematocrito e
l’Emoglobina ci forniscono già tantissime informazioni indispensabili per
riuscire ad orientare al meglio la nostra diagnosi , ma l’Emogramma totale è un
complesso di dati che man mano va a completarsi con altri parametri che ci
permettono di integrare quello che a questo punto già sappiamo.
I Globuli Rossi misurati dagli
strumenti dedicati ci permettono di arrivare a calcolare gli Indici
Eritrocitari, che sono meri calcoli matematici, ma che esprimono ulteriori
parametri di valutazione.
NON DIMENTICHIAMO MAI COMUNQUE CHE UN
EMOGRAMMA SI COMPLETA SOLO QUANDO VIENE ESAMINATO UNO STRISCIO DI SANGUE. LA VALUTAZIONE MORFOLOGICA
E’ PARTE INTEGRANTE DI UN EMOGRAMMA, NON UNO SFIZIO.
MCV
- MCH -
MCHC ed anemie
MCV (Mean Corpuscolar Volume)
Esprime il volume medio degli
eritrociti, è soggetto a variazioni anche notevoli legate alle specie (e
talvolta anche alle razze all’interno della stessa specie).
MCV
= (HCT * 10) / RBC
MCH
(Mean Corpuscolar Hemoglobin)
Ha scarsa importanza perché strettamente correlato all’MCV
ed in caso di alterazione esprime le stesse variazioni dell’MCHC
MCH = (HGB *
10) / RBC
MCHC
(Mean Corpuscolar Hemoglobin Concentration)
Esprime la concentrazione emoglobinica nella massa
circolante.
MCHC = (HGB * 100) / HCT
Crociando fra loro MCV e MCHC
abbiamo una serie di possibili tipologie
di anemia ad ognuna delle quali corrispondono cause diverse.
Non è scopo di questa guida andare
oltre, esistono fior di testi ai quali volentieri rimando per una trattazione
completa dell’argomento.
RDW
(Red-cell Distributio Width)
E’ indubbiamente il meno conosciuto ed il meno considerato
di tutti i parametri eritrocitari, eppure ha grandissima importanza.
Indica la distribuzione dei volumi eritrocitari, quindi
l’omogeneità delle dimensioni dei Globuli rossi.
Ha la stessa valenza della valutazione di Anisocitosi che si
fa a vetrino sullo striscio.
Più il suo valore è alto più ci troviamo di fronte a Globuli
Rossi che presentano dimensioni diverse tra loro.
Spesso questa variazione di dimensioni è legata a disordini
emopoietici o rigenerazione.
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