mercoledì 14 dicembre 2011

EMOGRAMMA - PIASTRINE (PLT)

MISURAZIONI STRUMENTALI

Il numero totale delle Piastrine è influenzato da alcune variabili, le principali sono legate alle modalità di prelievo e spesso sfuggono al controllo del prelevatore.
Appena si punge la “vittima” iniziano i processi di coagulazione che portano anche all’eccitazione delle piastrine, quindi quasi immediatamente cominciano ad aggregarsi alterando la conta.
Più tempo passa dal prelievo al contatto con l’anticoagulante più si creano micro coaguli e se non si mescola immediatamente ed al meglio l’aggregazione è cosa fatta.
Inoltre l’uso dell’anticoagulante può influenzare la conta: il Litio eparina facilita l’aggregazione, l’EDTA causa meno problemi.
Alla luce di quanto sopra la valutazione della quantità di piastrine presenti nel sangue circolante DEVE sempre e comunque essere riservata alla lettura del vetrino.
In generale si può dire però che al massimo la conta effettuata dagli strumenti sottostima il conteggio globale, ma non può mai sovrastimarla.

Come per le emazie anche qui abbiamo altre valutazioni che gli strumenti effettuano oltre al conteggio totale e sono tutte misurazioni che si rifanno a quelle dei Globuli Rossi.
MPV (Mean Platelets Volume): corrisponde all’MCV delle emazie, in generale più sono grandi le piastrine più queste sono “giovani”, cioè di recente produzione.
Possiamo fare una considerazione a margine: più le piastrine sono grandi, meno ne servono per svolgere la loro funzione, perciò la valutazione a vetrino deve tenere conto anche di questo.
PCT è ne più ne meno che il corrispondente dell’HCT delle emazie.
PDW (Platelets Distribution Width): è il corrispondente dell’RDW dei Globuli Rossi, ma è sicuramente meno attendibile perché largamente influenzato dal contatto con l’anticoagulante.

Non esiste un metodo preferenziale per arrivare a poter valutare al microscopio le piastrine: lo striscio a fresco spesso comporta la presenza di micro coaguli che vengono “traslati” sino alla coda dello striscio e spesso con sé trascinano WBC che vengono intrappolati.
Quello effettuato con anticoagulante comporta i problemi visti sopra.
Il tutto sta nell’esperienza di chi il vetrino lo legge …..


ALTERAZIONI

Abbiamo alterazioni quantitative e qualitative.
Fra le prime annoveriamo le trombocitopenie e le trombocitosi, nelle secondo le trombocitopatie.
TROMBOCITOPENIE
Da aumentata distruzione:
Da diminuita produzione
Da sequestro
Da perdita
Le possibili cause sono innumerevoli (risparmio un elenco interminabile), ma in ogni caso i sintomi non si manifestano al di sopra delle 40.000 piastrine e non si ha diatesi emorragica con alterazioni funzionali al di sopra delle 20.000.
TROMBOCITOSI
Anche qui le cause sono innumerevoli.
Spesso è un reperto casuale di laboratorio e si risolve solo risolvendo la causa primaria.
E’ frequente nei gatti anemici con FeLV.
TROMBOCITOPATIE
Si accompagnano spesso alle trombocitopenie con le quali condividono perciò le cause, ma in più hanno spesso origine ereditaria, ad esempio: morbo di von Willebrand, Chegiak-Higashi e sindrome della piastrina grigia.

By M. Bassanini

EMOGRAMMA - GLOBULI BIANCHI (WBC)


LEUCOGRAMMA

Qualsiasi aumento (leucocitosi) o diminuzione (leucopenia) nel conteggio dei WBC ha significato così come lo spostamento dalla normalità di anche solo uno dei componenti; anche l'assenza di alterazioni ha significato nel contesto di una malattia conclamata. Ha significato anche la presenza di cellule non presenti normalmente.

LEUCOPENIA

Può essere dovuta a:
Infezioni virali: le cellule midollari sono fra le preferite dai virus per replicarsi. Si manifesta dopo 3-8 giorni dall’avvenuta infezione.
Infezioni batteriche per accumulo nella zona di infezione o lisi dei WBC. Possiamo distinguere tre fasi: nella prima che dura 6-24 ore si ha leucopenia, nella seconda che arriva sino alla settantaduesima ora si ha marcata neutropenia, nella terza (dopo la settantaduesima ora) si può invece arrivare ad avere neutrofilia.
Nelle fasi finali di una infezione molto grave si può arrivare ad avere leucopenia per esaurimento del midollo osseo.

LEUCOCITOSI

Può essere dovuta a:
Cause fisiologiche
Sforzo fisico violento (neutrofilia) o prolungato (linfocitosi)
Attacchi convulsivi (neutrofilia)
Eccitazione, paura, apprensione e dolore
Dopo 3-4 ore dal pasto nel cane
Gravidanza nel cane (non nel gatto)
Cause patologiche
Infezioni localizzate o generalizzate ed intossicazioni
Necrosi tissutali
Emorragie / Emolisi
Neoplasie
Corticosteroidi esogeni ed endogeni


G. NEUTROFILI indice di Arneth

Si fonda sul numero di lobi che i Granulociti Neutrofili presentano alla visione microscopica: per convenzione si intende come deviazione a sinistra dell’indice di Arneth la presenza di cellule con basso (o assente) numero di lobi ed è espressione di presenza di forme cellulari giovani.
Abbiamo:
Deviazione a sinistra rigenerativa e può essere leggera, moderata o marcata a seconda delle forme immature che si riscontrano. Nel cane si instaura in tempi brevi. Un conteggio elevato o normale con predominanza di forme immature esprime spesso una prognosi infausta, un conteggio basso con forme solo mature è anche qui spesso sintomo di prognosi infausta.
Deviazione a sinistra degenerativa si ha con conteggio basso, normale o leggermente elevato ed aumento di forme immature, esprime le difficoltà del midollo osseo a mantenere corretto il numero delle forme mature. Spesso si accompagna a cellule che presentano vario grado di tossicità, in questo caso possiamo pensare ad una setticemia o per lo meno ad una sepsi grave.
Deviazione a destra può essere legata a sangue “vecchio” o alla somministrazione di corticosteroidi.
Reazione leucemoidi con alto numero di neutrofili, talvolta anche di linfociti ed eosinofili e presenza di cellule immature (piometra, peritonite, pancreatite e prostatite canina)
Reazione leucoeritroblastica con contemporanea presenza di NRBC e deviazione a sinistra dell’indice di Arneth con una gamma piuttosto ampia di possibilità che vanno dalla neoplasia ematica all’anemia emolitica immunomediata, dall’endotossiemia alla setticemia.

EMORRAGIE ACUTE


Assolutamente nessuna pretesa di esaurire in poche righe un argomento tanto vasto da occupare libri interi, ma solo il desiderio di fornire al veterinario una piccola guida che gli permetta di affrontare l’emergenza e di fornire al proprietario indicazioni utili sullo sviluppo e l’esito della patologia.

ALLA BASE DI QUANTO SOTTO DEVE SEMPRE E COMUNQUE ESSERCI UNA BUONA VISITA CLINICA CHE EVIDENZI CORRETTAMENTE PALLORE DELLE MUCOSE, TEMPO DI RIEMPIMENTO CAPILLARE, ECC.

Prime 2-3 ore dall’evento traumatico:
non si riscontrano alterazioni nell’emogramma, quello che varia è solo il volume circolante, non la composizione del medesimo. Siamo perciò di fronte ad un sangue normocitico e normocromico. Niente di più e niente di meno. La contrazione splenica si incarica di mantenere uno stato di equilibrio.
Allora perché eseguire un emocromo?
Semplice: è il primo fotogramma del filmato che dobbiamo avere.

Dalla seconda/terza ora alla dodicesima ora circa l’organismo rimpiazza il volume liquido andato perso e di conseguenza abbiamo anche una significativa diminuzione delle Proteine Totali circolanti per emodiluizione (anche la fluidoterapia ottiene lo stesso risultato)

Dalla dodicesima alla settantaduesima ora circa troviamo la reazione del midollo osseo con presenza in circolo di Eritroblasti e Reticolociti.

Dal quarto giorno in poi l’organismo lavora per ripristinare l’Ematocrito ai livelli di partenza (il massimo si ha in quinta/sesta giornata), il processo dura da una a tre settimane.

Se le perdite ematiche sono intracavitarie i 2/3 del sangue perso viene riassorbito per via linfatica entro le prime 24 ore, il rimanente entro 2-3 giorni.

Se le perdite sono intratissutali il sangue stravasato viene scisso ed i pigmenti biliari che si formano causano ittero che può erroneamente far pensare ad un processo emolitico.

MORFOLOGIA DEI GLOBULI ROSSI


Chi “legge” una citologia ematica ha il dovere di segnalare le eventuali anomalie che può riscontrare e spesso chi legge il referto si trova di fronte ad una bella serie di termini ai quali non riesce a dare un corretto significato.
Di seguito una piccola guida che credo possa essere particolarmente utile, con il termine trovate le cause più comuni.
Ricordiamo che in ogni caso per avere una buona lettura bisogna avere a disposizione un bel vetrino ……..

ACANTOCITI
Artefatti
Epatopatie diffuse
Shunt porto sistemico
Diete con alto contenuto di Colesterolo
Gravi insufficienze epatiche
Emangiosarcoma splenico
Emangioma splenico

ANISOCITOSI
anemie molto spesso rigenerative

CHERATOCITI
Anemie da carenza di ferro
Epatopatie
CID (Coagulazione Intravasale Disseminata)

CODOCITI
Artefatti
Ipoplasia midollare da uremia
Intensa eritropoiesi se uniti a policromasia
Ipoplasia midollare da malattie epatiche
Ipoplasia midollare da carenza di ferro

CORPI DI HOWELL-JOLLY
Normali sino all’1% nel gatto.
Scarsa funzionalità splenica o rimozione splenica
Rigenerazione per perdite ematiche
Rigenerazione per distruzione RBC
Anemie rigenerative

DACRIOCITI
Disordini mieloproliferativi
Ipersplenismo del cane

ECHINOCITI
Artefatti normali nel sangue conservato
Linfomi canini
Glomerulonefrite
Tossicosi cronica da Doxorubicina

ECCENTROCITI
Anemia emolitica da acetilfenilidrazina
Tossicosi da cipolle

ELLISSOCITI
Disordini midollari
Epatopatie
Intossicazione da farmaci antineoplastici

NRBC
Occasionali, specie nel gatto
Anemie rigenerative
Anemie non rigenerative per diseritropoiesi
Neoplasie emopoietiche
Trattamenti con Vincristina

IMPILAMENTO
Va distinto dall’agglutinazione (compito del Laboratorio!)
Iperfibrinogenemia
Iperglobulinemia
IPOCROMASIA
Interferenze metaboliche
Interferenze tossiche
Carenza di Rame e/o Ferro e/o Vit.B6 e/o Vit.B12

LEPTOCITA
Epatopatie
Carenze di Ferro
MACROCITI
Reperto normale nei Barboncini
Disordini mieloproliferativi
Carenze di Vit.B12 e/o Acido Folico

MICROCITI
Reperto normale negli Akita Inu
Anemie da carenza di ferro (con Ipocromasia)
Anemie croniche (policromatofili con una mitosi in più)
Shunt porto sistemico

POICHILOCITI
Anemie emolitiche
Uremie
Neoplasie vascolari
Carenze di Ferro

SCHISTOCITI
Invecchiamento cellulare
Anemia emolitica microangiopatica
CID (Coagulazione Intravasale Disseminata)
Emangiosarcoma
Glomerulonefrite
Mielofibrosi
Ipersplenismo canino
Neoplasie
Tossicosi da Doxorubicina

SFEROCITI
Anemie emolitiche autoimmuni
Anemie emolitiche immunomediate
Anemie emolitiche neonatali
Ipersplenismo canino

STOMATOCITI
Anemia emolitica ereditaria dell’Alaskan Malamute
Anemia cronica in genere

A COSTO DI ESSERE PEDANTE SOTTOLINEO ANCORA UNA VOLTA CHE PER AVERE UNA BUONA LETTURA DI UN VETRINO BISOGNA AVERE IN MANO UN BUON VETRINO. MAI TEMPO SARA’ SPESO MEGLIO DI QUELLO IMPIEGATO AD ESERCITARSI SINO A QUANDO L’ESITO NON RISULTA ESSERE OTTIMALE.

RIGENERAZIONE DEI GLOBULI ROSSI


RIGENERAZIONE criteri ed indici

La morfologia ematica ci consente di poter giudicare se esiste rigenerazione di Globuli Rossi post emorragica.
Più sono marcate certe caratteristiche più la generazione è attiva: le principali caratteristiche che devono essere considerate sono:
Anisocitosi (presenza di Sferociti)
Policromasia
Reticolocitosi
Globuli rossi nucleati (NRBC = Nucleated Red Blood Cells)
Di queste caratteristiche morfologiche l’unica che richiede una colorazione diversa e che perciò viene valutata a parte è la Reticolocitosi; particolare cura va posta nel gatto dove la maturazione dei Globuli Rossi è particolarmente lenta e troviamo due tipi di Reticolociti, aggregati e puntati.
CANE
Rigenerazione espressa come valore assoluto
Assente = < 60.000
Leggera = 60—150.000
Moderata = 150—300.000
Marcata = > 300.000
Rigenerazione espressa come percentuale
Assente = < 1
Leggera = 1-5
Moderata = 5-20
Marcata = > 21
GATTO
Rigenerazione espressa come valore assoluto
Assente aggregati = < 15.000            Assente puntati = < 200.000
Leggera aggregati = 15—50.000        Leggera puntati = 200-500.000
Moderata aggregati = 150—300.000  Moderata puntati = 500-1.500.000
Marcata = > 300.000                         Marcata puntati = > 1.500.000
Rigenerazione espressa come percentuale
Assente aggregati = < 0,5                  Assente puntati = 1-10
Leggera aggregati = 0,5-2                   Leggera puntati = 10-20
Moderata aggregati = 2-5                    Moderata puntati = 20-50
Marcata aggregati = > 5                     Marcata puntati = > 50
La rigenerazione può anche essere espressa come CPR (Corrected Percentage Reticulocyte) o come RPI (Reticulocyte Production Index), in pratica non aggiungono nulla di più di ciò che ci dice il valore assoluto o in percentuale e sono raramente usati

EMOGRAMMA - GLOBULI ROSSI (RBC)


EMATOCRITO (HCT / PVC)

Perché mai partire da qui per il nostro viaggio?
Per tanti motivi:
A.: Si può determinare anche senza costosi macchinari, basta una centrifuga dedicata a questo scopo.
B.: Ha un tasso possibile di errore di circa l’1%, mentre la conta degli RBC ha un errore possibile del 2-3% e l’emoglobina del 5%
C.: Con opportuni semplicissimi calcoli ci permette di avere un’idea del numero degli RBC e dell’emoglobina; attenzione, un’idea, non un valore certo!
            RBC cane = HCT / 6
            RBC gatto = HCT / 5
            HGB cane e gatto = HCT / 3

EMATOCRITO aumento

Può essere patologico o per artefatti
Patologico
            Disidratazione
            Shock
            Ipertiroidismo
            Eritrocitosi
            Somministrazione di anabolizzanti
Per artefatti
            Paura / eccitazione
            Attività muscolare intensa
            Altitudine
            Contatto prolungato con EDTA

EMATOCRITO diminuzione

Anche qui può essere patologica o per artefatti
Patologica
            Anemia
Per artefatti
            Gravidanza a termine
            Uso di sedativi / anestetici
            Emolisi ed eccesso di EDTA
            Coaguli

EMATOCRITO e anemia

Per comodità si considerano a seconda dell’ematocrito trovato vari gradi di anemia:
            CANE
            Leggera per valori da 37 a 30
            Moderata per valori da 29 a 20
            Grave per valori da 19 a 13
            Gravissima per valori minori di 13
            GATTO
            Leggera per valori da 26 a 20
            Moderata per valori da 19 a 15
            Grave per valori da 14 a 10
            Gravissima per valori minori di 10
Al fine di poter valutare correttamente i valori numerici appena indicati è però necessario considerare che un soggetto disidratato avrà sicuramente un ematocrito più alto rispetto ad un soggetto in fluido terapia a parità di valore reale dell’HCT.
Bisogna poi ancora considerare che anche la contrazione splenica altera l’Ematocrito.
Per districarsi fra queste varianti è utile ricorrere ad un valore biochimico che viene a fare da punto di riferimento: le Proteine Totali seriche.
Infatti queste ultime sono in valore assoluto indipendenti rispetto all’aumento o alla diminuzione degli RBC, ma aumentano in caso di disidratazione, diminuiscono il caso di emodiluizione e restano invariate per contrazione splenica.


EMOGLOBINA (HGB)

Ha parecchi aspetti che bisogna conoscere e che sono quelli che la rendono meno affidabile rispetto all’Ematocrito, ma non per questo meno utile.
Nel sangue non troviamo solo l’Emoglobina in quanto tale, ma troviamo anche:
Metaemoglobina: in quantità percentuale dell’1% circa, non trasporta Ossigeno o Anidride Carbonica e si rinviene come Corpi di Heinz (corpi rifrangenti eritrocitari) soprattutto nel gatto.
Carbossiemoglobina dove il gruppo Eme è legato all’Anidride Carbonica (per la quale ha una affinità 210 volte superiore rispetto all’Ossigeno) e non è perciò in grado di trasportare Ossigeno.
Solfoemoglobina dove esiste un legame con il Solfuro di Idrogeno che non impedisce però il legame con l’Anidride Carbonica. Non è eliminabile se non con la morte della cellula.
Emoglobina glicosilata (circa il 4-8% dell’emoglobina totale) dove l’emoglobina è indissolubilmente legata con il Glucosio. Dal punto di vista pratico in questo caso ciò che conta è che questo Glucosio permane per tutta la durata dell’emivita del Globulo rosso (circa 4 mesi) e che perciò ci indica chiaramente l’andamento della Glicemia negli ultimi 4 mesi; in caso di Diabete l’Emoglobina glicosilata sale al 10-18%.

EMOGLOBINA aumento

Può essere patologico o per artefatti
Patologico
            Disidratazione
            Shock
            Policitemia
Per artefatti
            Paura / eccitazione
            Attività muscolare intensa
            Lipemia
            Corpi di Heinz

EMOGLOBINA diminuzione

Anche qui può essere patologica o per artefatti
Patologica
            Anemia
Per artefatti
            Gravidanza a termine
            Uso di sedativi / anestetici
            Emolisi ed eccesso di EDTA
            Coaguli


GLOBULI ROSSI (RBC)

Come abbiamo visto l’Ematocrito e l’Emoglobina ci forniscono già tantissime informazioni indispensabili per riuscire ad orientare al meglio la nostra diagnosi , ma l’Emogramma totale è un complesso di dati che man mano va a completarsi con altri parametri che ci permettono di integrare quello che a questo punto già sappiamo.
I Globuli Rossi misurati dagli strumenti dedicati ci permettono di arrivare a calcolare gli Indici Eritrocitari, che sono meri calcoli matematici, ma che esprimono ulteriori parametri di valutazione.
NON DIMENTICHIAMO MAI COMUNQUE CHE UN EMOGRAMMA SI COMPLETA SOLO QUANDO VIENE ESAMINATO UNO STRISCIO DI SANGUE. LA VALUTAZIONE MORFOLOGICA E’ PARTE INTEGRANTE DI UN EMOGRAMMA, NON UNO SFIZIO.


MCV   -   MCH   -   MCHC ed anemie

MCV (Mean Corpuscolar Volume)
Esprime il volume medio degli eritrociti, è soggetto a variazioni anche notevoli legate alle specie (e talvolta anche alle razze all’interno della stessa specie).
MCV = (HCT * 10) / RBC
MCH (Mean Corpuscolar Hemoglobin)
Ha scarsa importanza perché strettamente correlato all’MCV ed in caso di alterazione esprime le stesse variazioni dell’MCHC
MCH = (HGB * 10) / RBC
MCHC (Mean Corpuscolar Hemoglobin Concentration)
Esprime la concentrazione emoglobinica nella massa circolante.
MCHC = (HGB * 100) / HCT

Crociando fra loro MCV e MCHC abbiamo una serie di  possibili tipologie di anemia ad ognuna delle quali corrispondono cause diverse.
Non è scopo di questa guida andare oltre, esistono fior di testi ai quali volentieri rimando per una trattazione completa dell’argomento.


RDW (Red-cell Distributio Width)

E’ indubbiamente il meno conosciuto ed il meno considerato di tutti i parametri eritrocitari, eppure ha grandissima importanza.
Indica la distribuzione dei volumi eritrocitari, quindi l’omogeneità delle dimensioni dei Globuli rossi.
Ha la stessa valenza della valutazione di Anisocitosi che si fa a vetrino sullo striscio.
Più il suo valore è alto più ci troviamo di fronte a Globuli Rossi che presentano dimensioni diverse tra loro.
Spesso questa variazione di dimensioni è legata a disordini emopoietici o rigenerazione.