FUNZIONE E REPERIBILITA’
NELL’ORGANISMO
La Creatinin fosfochinasi catalizza la reazione:
creatinina + ATP = creatininfosfato
+ ADP (reversibile)
La forma attiva è un dimero
costituito da due unità (M e B) che danno perciò origine a 3 isoenzimi:
CK-1
(BB) presente principalmente nel cervello
CK-2
(MB) presente nel muscolo cardiaco
CK-3
(MM) presente nel muscolo scheletrico e cardiaco
La
CK-1
viene reperita unicamente nel liquido cerebro spinale e può essere considerato
un marker aspecifico di patologie a livello del sistema nervoso centrale.
INDICAZIONI
E’ un esame specifico per patologie
muscolari
scheletriche
cardiache
E’ un enzima estremamente specifico,
quindi è sensibile non solo a danni muscolari primari, ma anche a danni
secondari quali:
decubito
convulsioni
Aumenti anche minimi nel gatto hanno
significato clinico (è presente nella vescica) anche se per motivi sconosciuti
in caso di anoressia l’enzima appare
aumentato di valore.
AVVERTENZE
Campioni emolitici posso dare falsi
risultati.
La
CK è
sensibile alla temperatura di conservazione del campione che va perciò tenuto
refrigerato sino al momento dell’esecuzione dell’esame (congelare se si deve
conservare per più di 2 giorni).
E’ pure sensibile alla luce, il
campione deve perciò essere conservato al buio.
SIGNIFICATO CLINICO
Essendo un enzima estremamente sensibile per i danni
muscolari spesso abbiamo significato clinico solo per aumenti di almeno 10
volte il range di riferimento o per aumenti di valore inferiore, ma persistenti
nel tempo.
Per contro possiamo avere disturbi muscolari significativi
senza variazioni importanti dei valori serici della CK; in caso di malattie
degenerative muscolari si può addirittura arrivare a non avere alcuna
variazione.
Valori normali non escludono perciò una patologia in atto.
Indicativamente possiamo dire che:
- abbiamo aumenti lievi
in caso di:
contenzione
attività fisica
iniezioni intramuscolari
decubito prolungato
biopsie muscolari
- abbiamo aumenti
moderati in caso di:
Traumi
Convulsioni
Tremiti o brividi continuati
nel tempo
Alcune neuropatie
Alcune miopatie
- abbiamo aumenti
importanti in caso di:
miositi
sindrome ostruttiva
delle vie urinarie del gatto (CK di origine vescicale)
ischemia muscolare
secondaria ad epilessia
Si deve altresì considerare che esiste una variabilità nei
valori:
legata all’età (più
l’animale è giovane più il valore è alto)
alla razza (più il
soggetto è piccolo più il valore è elevato)
L’emivita dell’enzima è di 14 ore nel cane e 15 ore nel
gatto (altri autori parlano di sole 6 ore nel cane): deve perciò essere
costantemente monitorato per poter correttamente verificare la sua evoluzione
in funzione dei dato clinici disponibili, infatti alti valori persistenti
indicano un danno muscolare attivo che dovrebbe essere indagato con una elettromiografia
e/o una biopsia muscolare (anche con esame istochimico) e/o una biopsia
nervosa.
Miosite e miopatia sono poco comuni e possono avere varie
origini:
parassitaria
Neospora caninum
(trasmissione anche per via transplacentare)
Toxoplasma gondii (sono
nei soggetti con meno di 1 anno di vita)
Infettiva (solitamente
post traumatica)
Leptospira
icterohaemorrhagiae (i danni generali offuscano quelli muscolari)
Clostridium perfringens
(raro)
Streptococchi (cane)
Stafilococchi (cane)
Pasteurella multocida
(gatto)
immunomediata
miosite dei muscoli
masticatori
polimiosite
Leishmania
Ehrlichia
tossica
avvelenamento da
monensina
endocrina
ipotiroidismo
Iperadrenocorticismo
congenita
distrofia muscolare
correlata al cromosoma X
nutrizionale
Vitamina E
Selenio
da sforzo
miosite da sforzo
da ipopotassiemia (nel
gatto, da valutare anche Creatinina)
A livello cardiaco rileviamo aumenti per:
ischemia cardiaca
Infarto miocardico
miocarditi
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