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lunedì 12 dicembre 2011

CK CREATININ CHINASI


FUNZIONE E REPERIBILITA’ NELL’ORGANISMO
La Creatinin fosfochinasi catalizza la reazione:
creatinina + ATP = creatininfosfato + ADP (reversibile)

La forma attiva è un dimero costituito da due unità (M e B) che danno perciò origine a 3 isoenzimi:
CK-1 (BB) presente principalmente nel cervello
CK-2 (MB) presente nel muscolo cardiaco
CK-3 (MM) presente nel muscolo scheletrico e cardiaco
La CK-1 viene reperita unicamente nel liquido cerebro spinale e può essere considerato un marker aspecifico di patologie a livello del sistema nervoso centrale.


INDICAZIONI
E’ un esame specifico per patologie muscolari
scheletriche
cardiache
E’ un enzima estremamente specifico, quindi è sensibile non solo a danni muscolari primari, ma anche a danni secondari quali:
decubito
convulsioni
Aumenti anche minimi nel gatto hanno significato clinico (è presente nella vescica) anche se per motivi sconosciuti in caso di anoressia  l’enzima appare aumentato di valore.


AVVERTENZE
Campioni emolitici posso dare falsi risultati.
La CK è sensibile alla temperatura di conservazione del campione che va perciò tenuto refrigerato sino al momento dell’esecuzione dell’esame (congelare se si deve conservare per più di 2 giorni).
E’ pure sensibile alla luce, il campione deve perciò essere conservato al buio.


SIGNIFICATO CLINICO

Essendo un enzima estremamente sensibile per i danni muscolari spesso abbiamo significato clinico solo per aumenti di almeno 10 volte il range di riferimento o per aumenti di valore inferiore, ma persistenti nel tempo.
Per contro possiamo avere disturbi muscolari significativi senza variazioni importanti dei valori serici della CK; in caso di malattie degenerative muscolari si può addirittura arrivare a non avere alcuna variazione.
Valori normali non escludono perciò una patologia in atto.
Indicativamente possiamo dire che:
- abbiamo aumenti lievi in caso di:
contenzione
attività fisica
iniezioni intramuscolari
decubito prolungato
biopsie muscolari
- abbiamo aumenti moderati in caso di:
Traumi
Convulsioni
Tremiti o brividi continuati nel tempo
Alcune neuropatie
Alcune miopatie
- abbiamo aumenti importanti in caso di:
miositi
sindrome ostruttiva delle vie urinarie del gatto (CK di origine vescicale)
ischemia muscolare secondaria ad epilessia

 


Si deve altresì considerare che esiste una variabilità nei valori:
legata all’età (più l’animale è giovane più il valore è alto)
alla razza (più il soggetto è piccolo più il valore è elevato)

L’emivita dell’enzima è di 14 ore nel cane e 15 ore nel gatto (altri autori parlano di sole 6 ore nel cane): deve perciò essere costantemente monitorato per poter correttamente verificare la sua evoluzione in funzione dei dato clinici disponibili, infatti alti valori persistenti indicano un danno muscolare attivo che dovrebbe essere indagato con una elettromiografia e/o una biopsia muscolare (anche con esame istochimico) e/o una biopsia nervosa.


Miosite e miopatia sono poco comuni e possono avere varie origini:
parassitaria
Neospora caninum (trasmissione anche per via transplacentare)
Toxoplasma gondii (sono nei soggetti con meno di 1 anno di vita)
Infettiva (solitamente post traumatica)
Leptospira icterohaemorrhagiae (i danni generali offuscano quelli muscolari)
Clostridium perfringens (raro)
Streptococchi (cane)
Stafilococchi (cane)
Pasteurella multocida (gatto)
immunomediata
miosite dei muscoli masticatori
polimiosite
Leishmania
Ehrlichia
tossica
avvelenamento da monensina
endocrina
ipotiroidismo
Iperadrenocorticismo
congenita
distrofia muscolare correlata al cromosoma X
nutrizionale
Vitamina E
Selenio
da sforzo
miosite da sforzo
da ipopotassiemia (nel gatto, da valutare anche Creatinina)


A livello cardiaco rileviamo aumenti per:
ischemia cardiaca
Infarto miocardico
miocarditi

 

Valori inferiori al range di riferimento non hanno significato clinico.

AST - ASPARTATO AMINOTRANSFERASI

L'AST ha origine mitocondriale e citoplasmatica ed è contenuta nei muscoli striati (quindi anche a livello cardiaco oltre che scheletrico) e nel fegato, per distinguere l’origine bisogna perciò associarla a CK e ALT e vedere con quale dei due aumenta.
Un suo aumento è significativo di una alterata permeabilità della membrana cellulare o di necrosi., di conseguenza campioni emolitici possono esitare in valori di AST particolarmente elevati non riconducibili a particolari patologie.
Ha una emivita molto breve, quindi ha buon valore prognostico, se diminuisce si sta andando verso la guarigione, se permane alta non si è eliminata la causa dell'aumento.
Sia nel cane che nel gatto un danno epatico causa l’aumento dell’ALT, solo se il danno è particolarmente grave si ha l’innalzamento dell’AST.
Ma con il monitoraggio di questi enzimi è possibile stabilire il grado di risoluzione del problema poiché l’AST permane con valori elevati per più tempo; non è segno prognostico buono il repentino suo calo poiché indica una inadeguata quantità di massa parenchimatosa per la rigenerazione del tessuto.

Aumento per alterazioni patologiche
-          Statosi epatica
-          Necrosi epatica
-          Anossia
-          Malattie metaboliche
-          Infezioni
-          Tossicosi
-          Tumori epatici
-          Malattie biliari con coinvolgimento del parenchima epatico
-          Lesioni muscolari (comprese le iniezioni intramuscolari eseguite da poco)
-          Ischemia miocardia
-          Infarto miocardio
-          Insufficienza cardiaca congestizia

Aumento per alterazioni farmacologiche/fisiologiche
-          Farmaci epatotossici

Calo per alterazioni patologiche
-          Nessuno

Calo per alterazioni farmacologiche/fisiologiche
-          Fenotiazine
-          Cefazolina

ALP - FOSFATASI ALCALINA

Presente in molti tessuti a livello di membrana cellulare, ma non viene rilasciata in caso di necrosi; si associa in genere a fatti patologici piuttosto gravi poiché indica un danno cellulare.
Esiste un isoenzima (CIALP) corticosteroideo indotto (prodotto cioè a causa dell'aumento dei corticosteroidi circolanti)
I livelli più alti si riscontrano:
- fegato (quindi attività maggiore nelle malattie colestasiche)
- corteccia renale (tubuli)
- mucosa piccolo intestino
- osteoblasti (quindi attività maggiore nei giovani in accrescimento e negli adulti con tumori ossei).
In linea di massima si deve considerare che:
-          un aumento di 2-3 volte il normale può essere riferito ad una alterazione ossea
-          un aumento da 4 a 10 volte nell'80% dei casi esprime un Cushing, nel 20% una colestasi
-          un aumento superiore alle 10 volte esprime una induzione corticosteroidea
Quindi non sempre un suo aumento è indice di problema epatico.
ALP, ALT e Bilirubina totale da soli non sono sufficienti a determinare la funzionalità epatica.
Nel gatto l'emivita è brevissima, 6 ore, anche aumenti modesti sono significativi di malattia in atto e non può essere considerato indicatore precoce di patologie colestasiche, ma solo di patologie già esistenti.
Al contrario nel cane l’emivita è di 66 ore, quindi la Fosfatasi alcalina può avere valore predittivo di colestasi.
Le patologie epatiche acute provocano solo un minimo aumento dell’ALP circolante, ma con il progredire della patologia l’alterazione della architettura epatobiliare modifica il flusso della bile e gli epatociti cominciano a produrre ALP.
Quando si passa alla fase rigenerativa l’AST può diminuire, ma la Fosfatasi può addirittura continuare ad aumentare sinchè non cessa la produzione di proteine.
Nel cane in caso di epatite da farmaci all’aumento dell’ALP può associarsi quella dell’AST e/o ALT e/o GGT.
Nell’ipertiroidismo felino, spesso si associa all’aumento dell’ALP quello di altri enzimi epatici e della bilirubina circolante.
Nei gatti l'aumento dell'ALP è inusuale ed è generalmente riferibile a lipidosi epatica o colangioepatite cronica (in quest'ultimo caso la sensibilità è piuttosto bassa).

Aumento per alterazioni patologiche
-          Lesioni epatobiliari proliferative o ostruttive
-          Neoplasie epatiche
-          Pancreatite
-          Iperadrenocorticismo (Cushing)
-          Diabete mellito
-          Ipertiroidismo felino
-          Osteosarcoma

Aumento per alterazioni farmacologiche/fisiologiche
-          Animali in accrescimento
-          Uso di corticosteroidi nel cane
-          Uso di ACTH nel cane
-          Uso di barbiturici e/o anticonvulsivanti
-          Uso di fenotiazina
-          Gravidanza avanzata
-          Anoressia / digiuno prolungato
-          Fratture in guarigione

Calo per alterazioni patologiche
-          Nessuno

Calo per alterazioni farmacologiche / fisiologiche
- Uso di agenti chelanti (EDTA)